Donazioni di sangue: i bergamaschi tra i più generosi d’Italia

Più di 70.000 sacche di sangue e plasma raccolte nell’ultimo anno. Oltre 36.000 donatori su tutto il territorio. Sono numeri importanti quelli dell’AVIS (Associazione Volontari Italiani Sangue) di Bergamo, numeri grazie ai quali la nostra provincia è più che autosufficiente, frutto dell’impegno di sensibilizzazione profuso dall’associazione da 75 anni a questa parte. Ma non solo. «La missione della nostra AVIS provinciale non si ferma alla promozione della donazione del sangue nella popolazione attraverso campagne e iniziative di sensibilizzazione, ma si occupa anche di raccogliere concretamente il sangue presso le nostre strutture dedicate per poi darle agli ospedali del territorio» osserva il dottor Oscar Bianchi, presidente dell’AVIS provinciale di Bergamo. Già, perché, nell’ottica di valorizzare le risorse del mondo del

volontariato, consentendo un risparmio per il Servizio Sanitario Nazionale, l’AVIS ha ricevuto la delega (in toto o in parte) dagli ospedali bergamaschi a raccogliere il sangue necessario per le attività di cura, che prima era responsabilità diretta degli ospedali stessi. Con risultati decisamente significativi. Basti pensare che ogni anno il numero dei donatori cresce di circa il 3%. «Questo non significa però che possiamo sederci sugli allori» ammonisce il presidente. «Non bisogna mai perdere la consapevolezza che siamo sempre sotto “aggressione”: basta che ci sia una richiesta straordinaria di sangue a causa ad esempio di un’epidemia per compromettere questo bilancio positivo». Il sangue infatti è indispensabile, oltre che per la ricerca, per ogni attività ospedaliera, dagli interventi chirurgici alle terapie per le malattie del sangue fino ai trapianti. «Forse molti non lo sanno, ma per espiantare organi che possano essere successivamente reimpiantati è necessario tenere in vita il cadavere infondendogli enormi quantità di sangue. Ciò significa che senza la generosità dei donatori i trapianti non si potrebbero fare: donare il sangue è un autentico gesto di cittadinanza attiva fondamentale per salvare tantissime vite». Ma chiunque può diventare donatore? «Bisogna avere un’ età compresa tra i 18 e 60 anni e un peso corporeo superiore a 50 chili, oltre ovviamente a uno stile di vita regolare e iscriversi a una delle 157 AVIS comunali diffuse sul territorio» spiega il dottor Bianchi. «Qui l’aspirante donatore viene sottoposto a una visita medica e all’esame del sangue. Se tutto è nella norma può donare ogni 3 mesi, se uomo, ogni 6 se donna in età fertile. Il donatore ha così il vantaggio di poter effettuare controlli sanitari periodici gratuiti» conclude il presidente.

 

 

 

 

Per ulteriori informazioni: www.avisbergamo.it
Fonte: Bergamo salute  www.bgsalute.it

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